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Roma, 22 marzo 2021 – La UAI – Unione Artigiani Italiani e delle P.M.I. boccia il primo decreto Draghi

Gabriele Tullio, presidente nazionale UAI - Unione Artigiani Italiani e delle Piccole e Medie Imprese
Gabriele Tullio, presidente nazionale UAI – Unione Artigiani Italiani e delle Piccole e Medie Imprese

Non si fa attendere il giudizio della Confederazione degli Artigiani che dopo aver analizzato attentamente il Decreto Legge, sottolinea come non ci si trovi di fronte a qualcosa di nuovo, ma anzi a misure ancora più insufficienti a sostenere chi è stato duramente colpito dalla pandemia.

“Sono sempre le piccole imprese a pagare il prezzo altissimo – spiega Gabriele Tullio Presidente nazionale della UAI – e non mi riferisco solo al settore della ristorazione, dell’accoglienza e del benessere della persona, ma a tutte le imprese artigiane e alle micro imprese, un calo del fatturato del 50 % può corrispondere a indennizzi/ristori di 3.000,00 euro medi”. L’Unione Artigiani Italiani non ci sta a vedere la categoria trattata in questa maniera dopo che a colpi di DPCM gli sono state chiuse le attività.

“UnoStato equo e socialmente attento non può non garantire a queste categorie un reddito di sopravvivenza che sia dedicato alle loro famiglie e non sia comprensivo degli affitti e delle utenze, al pari della CIG per i dipendenti o del RDC per chi non ha lavoro. Purtroppo il Paese continua ad essere con due facce, categorie che dalla Pandemia non hanno avuto problemi economici, anzi aumenti di stipendi e riduzione dei costi e mi riferisco senza nascondermi al Pubblico Impiego che con lo Smart Working di sicuro non si è visto calare il proprio potere di acquisto, alla grande distribuzione ai grandi gruppi di vendite on-line e categorie di autonomi e partite iva che rischiano di essere la nuova povertà emergente in Italia”.

Le parole usate del presidente Tullio fotografano attentamente la situazione reale del Paese, e nulla sembra che in questo periodo si stia facendo per colmare il gap sociale. Anzi, inserendo nel decreto questa specie di condono per anni praticamente prescritti, si cerca di distogliere l’attenzione sui problemi reali e far sembrare che agli imprenditori sia stato fatto un regalo quando in realtà non è così.

Gli artigiani e i piccoli imprenditori sono coloro che hanno sempre pagato le tasse, le loro sedi fiscali sono ubicate sul suolo Italiano e anche se a fatica e con rateizzazioni hanno sempre onorato gli impegni con il fisco, perché senza un DURC regolare non potevano accedere a nulla e tantomeno riscuotere le proprie fatture di vendita: “Mi auguro – conclude Tullio – che questo esecutivo, composto da forze politiche con culture e sensibilità differenti si renda conto che bisogna agire immediatamente, dopo un anno abbiamo troppi imprenditori che stanno vendendo i propri beni personali per dare da mangiare ai propri figli e che se muoiono loro muore un pezzo troppo importante del nostro Paese in termini di economia, storia e cultura”.

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Roma, 19 marzo 2021 – Cassa integrazione subito anche per gli assunti dal 1° gennaio 2021 – Richiesta della UAI al Governo italiano

Cosimo Damiano Carlucci presidente UAI Puglia e Claudio Nobler presidente UAI Toscana
Cosimo Damiano Carlucci presidente UAI Puglia e Claudio Nobler presidente UAI Toscana

“Una falla nel sistema dei ristori e degli ammortizzatori sociali troppo grande che richiede un intervento immediato per evitare ulteriori disagi alla piccola e media impresa e ai suoi impiegati. Occorre immediatamente dare garanzie e certezze ai lavoratori assunti dopo il 1 gennaio 2021 che, ad oggi, non godono delle tutele degli ammortizzatori sociali”. È la richiesta che arriva dall’Unione Artigiani Italiani e delle PMI che, da nord a sud del Paese, sta raccogliendo l’allarme di centinaia di piccole imprese, in difficoltà dopo le ulteriori restrizioni che nelle ultime settimane hanno portato alla chiusura di attività in gran parte delle Regioni italiane: “Sono tante le aziende che, nonostante il periodo di crisi – sottolinea il presidente UAI Puglia Cosimo Damiano Carlucci – hanno scommesso sulla ripresa assumendo personale. Ora però la chiusura imposta dal Governo impedisce ai lavoratori di accedere alla cassa integrazione e costringe i titolari delle imprese a versare loro i contributi minimi spettanti per legge. Questo – spiega ancora Carlucci – va in pratica a vanificare i ristori che le imprese hanno ottenuto per far fronte alle perdite causate delle chiusure precedenti”. Un grido d’allarme che attraversa tutto il territorio nazionale: “L’Unione Artigiani Italiani – spiega Claudio Nobler presidente UAI Toscana – è impegnata al fianco delle piccole e medie imprese e dei suoi lavoratori per sostenere una battaglia di grande civiltà. Non si può escludere i neo assunti dal sostegno al reddito e gettare la croce su quei coraggiosi piccoli imprenditori che hanno voluto dare una mano concreta alla ripresa economica offrendo posti di lavoro. Per tale motivo chiediamo al Presidente del Consiglio e al Ministro del Lavoro Andrea Orlando di emettere un provvedimento immediato per garantire la cassa integrazione in deroga anche ai neo assunti e liberare le risorse necessarie alle piccole e medie imprese per attutire l’ennesimo colpo per sopravvivere e tentare, assieme allo sforzo dei dipendenti, di riprendere l’attività e alimentare l’intera economia italiana”.

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Roma, 16 giugno 2020 – UAI agli Stati Generali dell’economia con il presidente Conte

Il Presidente Nazionale UAI Gabriele Tullio con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte
Il Presidente Nazionale UAI Gabriele Tullio con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte

Un piano ambizioso che abbraccia tutti i comparti economici del paese, idee e progetti che l’Unione Artigiani Italiani condivide in pieno. Un quadro quello presentato dall’’secutivo nazionale per attuare il quale occorre però grande coraggio. Questo Governo sarà in grado di dimostrarlo?”  È la domanda che il presidente nazionale della UAI Gabriele Tullio ha rivolto al premier Conte ed al Ministro dell’Economia Gualtieri durante l’evento “Progettiamo il rilancio” agli Stati Generali dell’economia di Villa Pamphili a Roma. La Confederazione Sindacale UAI è stata invitata dal Presidente del Consiglio insieme a Confcommercio, Confesercenti, Casartigiani, Confartigianato e CNA, un premio al lavoro svolto in questi ultimi anni a sostegno di imprese e professionisti ed il giusto riconoscimento per un sindacato, guidato dal dirigente generale Giuseppe Zannetti affiancato da uno staff dirigenziale di prima fascia, in grande crescita che sta meritando la presenza su tutti i tavoli istituzionali che contano:  “Progettiamo il rilancio – sottolinea Tullio – è sicuramente un piano ambizioso che punta ad intervenire su ogni aspetto della vita economica e sociale del nostro paese. Dalla digitalizzazione completa dell’intero territorio agli investimenti per infrastrutture più sicure ed efficienti. Dall’incremento della green economy alla creazione di un tessuto imprenditoriale e lavorativo più competitivo, passando per il sostegno alle filiere produttive italiane, la sburocratizzazione della pubblica amministrazione, investimenti nell’istruzione, formazione e ricerca, sulla salute e sanità, fino ad un ordinamento giuridico più moderno ed attraente. Nei venti minuti che ci sono stati concessi, a nome dell’Unione Artigiani Italiani, ho sottolineato a tutti i ministri presenti, la nostra disponibilità a collaborare per un piano che ci sembra essere valido. Le idee inserite al suo interno sono interessanti e potrebbero davvero rilanciare il nostro paese, il problema, come ho riferito chiaramente a Conte e i ministri, è avere il coraggio di dare concretezza alle intenzioni. Se l’attuale Governo sarà davvero in grado di andare oltre le parole allora le nostre imprese, i nostri professionisti e i lavoratori potranno guardare con fiducia al futuro, in caso contrario, i problemi potrebbero diventare insormontabili”. All’incontro, oltre a Conte e Gualtieri, c’erano anche i ministri De Micheli, Boccia, Patuanelli, Catalfo e Bonetti che hanno raccolto i suggerimenti dei sindacati di una categoria, come quella artigiana, fondamentale per il tessuto economico della nazione.

Il tavolo di lavoro del Governo con UAI e altre le Associazioni di Categoria
Il tavolo di lavoro del Governo con UAI e altre le Associazioni di Categoria

Il presidente regionale UAI Toscana, Claudio Nobler, si è congratulato con il Presidente nazionale UAI Gabriele Tullio e il Dirigente Generale UAI Giuseppe Zannetti per l’impegno dimostrato a tutti i livelli istituzionali per la tutela degli artigiani e delle piccole e medie imprese, aggiungendo “sono molto grato alla dirigenza nazionale UAI, anche per il sostegno ricevuto sul territorio regionale nel periodo dell’emergenza, tra cui la partecipazione all’incontro con  il  Prefetto di Firenze Laura Lega, ai colloqui intercorsi con i Gruppi Consiliari della Regione Toscana per sostenere le nostre proposte locali e la sottoscrizione di UAI dell’Accordo Quadro con la Regione Toscana per la Cassa Integrazione in Deroga”.

Il Presidente Nazionale UAI Gabriele Tullio con il Ministro dell'Economia Roberto Gualtieri
Il Presidente Nazionale UAI Gabriele Tullio con il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri
UAI - Unione Artigiani Italiani agli Stati Generali dell'Economia
UAI – Unione Artigiani Italiani agli Stati Generali dell’Economia

Roma, Villa Pamphili, 16 giugno 2020

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Roma, 1° aprile 2020 – Covid 19 – Anche agli Artigiani INPS paga gli ammortizzatori sociali compreso la cassa integrazione in deroga (CIGD)

01  luglio 2020 – Il Tribunale civile di Viterbo con due distinte ordinanze, datate 1° luglio 2020, stravolgendo le regole vigenti in materia, ha disposto che l’INPS è tenuto al pagamento delle somme spettanti per la CIG in deroga per emergenza epidemiologica Covid-19 in favore di aziende artigiane.

Il primo caso riguardava un’impresa del settore grafico che, in conseguenza della sospensione della propria attività, aveva presentato alla Regione Lazio domanda di concessione del trattamento per quattro dipendenti. La Regione, verificata la regolarità della domanda, con propria determina n. 5048 del 29 aprile 2020, ha autorizzato e trasmesso la procedura all’INPS per il pagamento. L’Istituto, però, ha deciso di non dar seguito alla richiesta motivando che la prestazione dovesse essere a carico del Fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato (FSBA), pur essendo l’azienda al di sotto dei sei dipendenti. La stessa, inoltre, non risultava neppure iscritta a fondi di solidarietà dell’artigianato.

Il secondo, invece, era relativo a una conceria, azienda pertanto priva di CCNL artigiano di settore, che aveva anch’essa presentato alla medesima Regione domanda di concessione del trattamento di CIGD, di cui all’art. 22 D.L. 17 marzo 2020 n. 18, per la durata di 9 settimane per i due dipendenti dichiarando di non fruire di CIGO, CIGS, FIS, Fondi di Solidarietà Bilaterale o altri ammortizzatori sociali. Anche in questo caso, dopo l’autorizzazione della Regione Lazio e il diniego dell’Inps a procedere con il pagamento, il giudice del lavoro ha stabilito che era in capo all’Istituto pagare le somme spettanti per l’ammortizzatore.

Fonte: http://www.consulentidellavoro.it/home/storico-articoli/12862-artigiani-gli-ammortizzatori-li-paga-inps

26 maggio 2020 – Il TAR del Lazio, ancora una volta, accoglie le ragioni degli artigiani, ordinando a FSBA (Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’artigianato), di consentire la presentazione della domanda di concessione dell’assegno ordinario di integrazione salariale senza la preventiva iscrizione al Fondo e senza l’assunzione di alcun vincolo contributivo. A ribadire ancora una volta l’orientamento già espresso nel giudizio instaurato da un artigiano di Modica, è stato il presidente del Tar del Lazio – Roma, sezione III quater Riccardo Savoia, il quale ha accolto l’istanza presentata da una cinquantina di aziende artigiane assistite dallo studio legale Leone- Fell & C di Palermo.

Fonte: https://www.focusicilia.it/niente-arretrati-fsba-sicilia-nuova-sentenza-tar/ 

24 aprile 2020 – Anche gli artigiani non iscritti al Fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato (FSBA) potranno ottenere la Cig. Il Tar del Lazio ha infatti sospeso la procedura di iscrizione al fondo e obbligato FSBA a predisporre una semplice richiesta per ottenere l’integrazione salariale senza assunzione di un vincolo contributivo. Dunque per gli artigiani c’è finalmente la possibilità di accedere alla cassa integrazione Covid-19 senza nessun obbligo nei confronti del Fondo bilaterale. Un successo per l’intero comparto e per le confederazioni come l’Unione Artigiani Italiani che si sono battute sin dal primo istante. La UAI ha chiesto a più riprese un intervento risolutore del Governo appellandosi a tutte le forze politiche nazionali e regionali, appelli rimasti inascoltati fino all’intervento di un tribunale: “E’ stato un singolo artigiano siciliano – sottolinea il Presidente UAI Gabriele Tullio – grazie all’ottimo lavoro dei propri legali, a scrivere la parola fine su questa oscura vicenda che ha visto coinvolte, loro malgrado, migliaia di imprese e lavoratori. A nulla sono servite le lettere al Governo inviate dall’Unione Artigiani Italiani come a nulla sono serviti gli interventi delle altre associazioni di categoria e dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro. Nessuna risposta è mai pervenuta ma, nonostante questo, la nostra organizzazione non ha arretrato di un millimetro sulle posizioni assunte a difesa degli artigiani”. La battaglia per la tutela dei diritti delle imprese artigiane sarà ancora lunga e difficile, la UAI ne è cosciente e ribadisce, con forza, la propria posizione: “Gli artigiani devono poter accedere alla CIG in deroga quale unico strumento di tutela per i propri lavoratori e neppure il passaggio per la domanda attraverso il Fondo dovrà essere consentito. Il Governo dovrà anche spiegarci come sia possibile che milioni di euro di soldi pubblici siano potuti arrivare nelle casse di un ente privato, lasciando ad esso di decidere graduatorie e modalità di erogazione delle prestazioni”. Dal Presidente Tullio arriva poi una stoccata a qualche sindacato che in questi giorni ha additato gli artigiani come imprenditori “irregolari” che avrebbero dovuto mettersi in regola: “Da parte loro affermazioni gravi e lesive della reputazione dell’intero comparto economico. Parlare di artigiani irrispettosi delle leggi che vorrebbero la legittimazione dei “furbi” fa male perché, queste parole, arrivano da chi dovrebbe occuparsi di difendere i diritti dei lavoratori. La UAI andrà avanti per la propria strada senza lasciarsi intimidire”.

Fonte: https://www.lanotiziapontina.it/2020/04/24/unione-artigiani-italiani-sentenza-del-tar-lazio-a-tutela-degli-artigiani-il-governo-non-ha-voluto-ascoltarci/ 

20 aprile 2020 – Con un provvedimento cautelare il Tar del Lazio si è espresso in merito all’obbligo di iscrizione al Fondo FSBA – Fondo di solidarietà bilaterale alternativo per l’artigianato – per poter accedere alla cassa integrazione da parte dei dipendenti delle aziende artigiane. I giudici amministrativi, accogliendo l’istanza del ricorrente, hanno ordinato all’EBNA – Ente bilaterale nazionale per l’artigianato – e al Fondo FSBA di consentire senza indugio allo stesso la presentazione dell’istanza di concessione per l’assegno ordinario di integrazione salariale, senza l’obbligo di iscrizione alle predette associazioni.

Fonte: http://www.consulentidellavoro.it/home/storico-articoli/12483-fsba-tar-lazio-sospende-obbligo-iscrizione 

Fonte: https://www.unioneartigianiitaliani.it/tar-lazio-cig-covid-anche-agli-artigiani-non-iscritti-al-fsba/ 

20 aprile 2020 – Un lavoratore di Modica ha aperto la strada a decine di migliaia di artigiani siciliani, vincendo un ricorso amministrativo contro l’Ente bilaterale nazionale dell’artigianato: non dovrà iscriversi al relativo fondo per ottenere la cassa integrazione in deroga per l’emergenza Covid-19. Lo ha deciso il giudice Riccardo Savoia, presidente del Tar del Lazio sezione III quater, rispondendo al ricorso presentato dallo studio legale Leone-Fell di Palermo. La vittoria ottenuta, secondo lo studio, potrà far partire una class action sul tema, e nei prossimi giorni “chiariremo all’intera categoria la migliore strada per tutelare le loro posizioni, senza rinunciare alla cassa integrazione”, afferma l’avvocato Francesco Leone. La decisione ha un impatto soprattutto economico: la richiesta dell’ente era per i non iscritti quella del versamento di quote per 36 mensilità arretrate per poter accedere al contributo.

La nostra Associazione UAI Nazionale aveva già da tempo segnalato l’anomalia normativa suddetta, non si può certo obbligare le aziende ad aderire a EBNA e a FSBA per fare avere gli ammortizzatori sociali ai lavoratori delle aziende artigiane, si veda a tal proposito l’intervista al Presidente della Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro Dott. Rosario De Luca https://www.youtube.com/watch?v=ntP6HHLDrVI&t=9s

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Frosinone, 13 dicembre 2019, Convegno Welfare aziendale e contrattazione di secondo livello

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Il welfare aziendale è una grande opportunità sia per le imprese, sia per i lavoratori, dato che porta vantaggi ad entrambe le parti. Per poterne beneficiare è fondamentale una contrattazione sindacale di secondo livello per ottenere un accordo sindacale.

Il tema è poco conosciuto sia dai lavoratori, sia dalle aziende, che spesso ignorano questa importante opportunità della quale anche i consulenti del lavoro non sempre sono in grado o hanno il tempo di fornire esaurienti spiegazioni.

La nostra Associazione, in collaborazione con gli Enti Bilaterali di cui fa parte, è a disposizione degli imprenditori interessati a beneficiare di strumenti di welfare aziendale, che portano vantaggi sia all’azienda, sia ai lavoratori. Si tratta di strumenti applicabili anche alle micro, piccole e medie imprese.

Il 13 dicembre 2019 si è svolto a Frosinone il convegno nazionale “welfare aziendale – contrattazione di secondo livello” a cui ha partecipato anche il presidente di UAI Toscana e UAI Firenze, Ing. Claudio Nobler.

Sei un imprenditore con dipendenti? Non puoi non conoscere queste opportunità!

Rivolgiti a noi e saremo lieti di informarti e affiancarti nel percorso di sviluppo della Tua attività!

Claudio Nobler, Gabriele Tullio e Cosimo Damiano Carlucci al convegno nazionale sul welfare aziendale - Frosinone, 13 dicembre 2019
Claudio Nobler, Gabriele Tullio e Cosimo Damiano Carlucci